IL VERO CERVELLO DEL NOSTRO ORGANISMO: LA FLORA BATTERICA E L’INTESTINO

09.08.2017

 A volte sembra scontato parlare di intestino pigro, flora batterica e tutte queste cose che per uno stile di vita sempre più veloce, consideriamo 'menate'. Si parla ormai dappertutto di cibo e salute, ma spesso si tralascia che, per avere che un buon assorbimento di nutrienti, quindi una buona salute e addirittura buon umore, bisogna avere un intestino efficiente.

L' intestino da solo non avrebbe una funzione completa, avrebbe un'efficenza molto minore all'assorbimento dei nutrienti e nella sua stessa protezione da sostanze dannose.

Nell'intestino, avvengono un' infinità di reazioni bio-chimiche, delle quali molte sono dovute all' azione della flora batterica, che come si deduce dalla parola 'batterica' si tratta di materia vivente, che controlla e trasforma gli enzimi e i processi biochimici utili a trasportare elementi indispensabili per la produzione di energia all' interno delle nostre cellule, mediante il ciclo di Grebs ( 8 fasi che vi invito ad approfondire solo se avete basi scientifiche).

La flora batterica può influenzare, più o meno direttamente, tutti i processi energetici e decisionali del cervello, nonché, come ho anticipato, può influenzare persino il nostro umore giornaliero.

La fase più importante nella formazione di questi "esserini' è il parto (cordone ombelicale) e l'allattamento, pratica sempre più spesso sostituita da prodotti artificiali, di origine animale o quando va bene di origine vegetale integrati con glucosio. I nostri bambini quindi nascerebbero già con un grosso handicap per la formazione della loro flora batterica che con fatica formerà durante la sua crescita solo se avrà una corretta alimentazione e un ridotto uso di antibiotici.

Un grosso problema infatti sarebbero gli antibiotici, sia quelli che che assumeremmo con la normale alimentazione senza saperlo, sia quelli che usiamo per combattere alcune infezioni, spesso dovute anche a una flora batterica debole; noi combattiamo così queste malattie, ma riduciamo ulteriormente gli unici amici che ci possono rinforzare, soprattutto dopo un periodo di debolezza dovuto a malattia o terapia da farmaci.

Sarebbe utile, infatti, per cercare di ricomporre più ceppi di batteri buoni nel nostro intestino, assumere integratori di fermenti e preferire alimenti vegetali integrali soprattutto cereali e/o legumi.

A tal proposito se vi va di approfondire, vi consiglio l' ottimo libro di Giulia Enders, una neo dottoranda in biologia medica all'istituto di microbiologia dell'Università Goethe di Francoforte e futura gastroenterologa.

Nel 2012 ha vinto lo 'science slam' di friburgo con una conferenza sull'intestino, facendosi notare da un agente letterario che l'ha convinta a scrivere 'l' intestino felice'.

Il libro affronta benissimo l' argomento con esempi pratici e simpatici disegni fatti dalla stessa autrice.

Non serve avere una preparazione scientifica per capire il libro, ma esso e' un ottimo strumento per capire il funzionamento di una parte del corpo che trascuriamo e non conosciamo per niente, dalla quale invece, dipende tutta la nostra vita. buona lettura.

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